Android e iOS dispongono di autorizzazioni per i dati del dispositivo che l’utente deve concedere prima che le app possano accedervi. In particolare, Android/Google Play Store richiede che tali autorizzazioni siano mostrate sia su una privacy policy all’interno dell’app che sulla pagina dedicata nel Google Play Store.
A seguire troverai le indicazioni su come integrare queste autorizzazioni nella tua privacy policy.
iubenda è indipendente dalla piattaforma, e il suo approccio è quello di descrivere i permessi “mobile” in generale, così che i servizi possano essere utilizzati sia per le app iOS che Android. In più è possibile selezionare dei permessi specifici per app iOS come HomeKit, Promemoria, Sensori di movimento ecc. Questo approccio è molto utile se hai un’app su entrambe le piattaforme.
Per adeguare la tua app Android/iOS ai requisiti del Google Play Store/App Store, devi predisporre una privacy policy che specifichi in dettaglio quali dati personali vengono raccolti e gestiti dall’app, inclusi quelli relativi al dispositivo.
Clicca su Inizia la generazione > App mobile per generare la tua privacy policy:
Dopo aver cliccato su Inizia la generazione dovrai selezionare tutti i servizi utilizzati dalla tua app (es. Google Analytics, AdMob, Contact Form ecc.). Per ulteriori informazioni su come generare una policy ti rimandiamo a questo articolo.
In aggiunta agli altri servizi utilizzati dalla tua app, ricordati di abilitare anche la clausola “Permessi per l’accesso ai Dati Personali presenti sulla periferica dell’Utente“.
Questo servizio ti consentirà di selezionare ed elencare all’interno della tua privacy policy i possibili permessi che la tua app può richiedere all’utente, come l’accesso alla fotocamera, al microfono, alla lista contatti, alla geolocalizzazione, al calendario ecc.
I permessi Android sono definiti “pericolosi” dalla stessa documentazione di Android/Google. Dal momento che ogni sotto-permesso (es. GET_ACCOUNTS) è sempre riconducibile ad un gruppo di permessi più ampio (es. CONTACTS), questo è ciò su cui ci focalizziamo.
C’è un’unica eccezione. Troverai infatti 4 differenti permessi relativi alla localizzazione, ognuno dei quali con un titolo auto-esplicativo:
Seguendo queste indicazioni, aggiungi alla tua privacy policy i nomi dei gruppi di permessi che utilizzi e controlla che la clausola inserita nella privacy policy rispecchi l’effettivo trattamento dati effettuato dalla tua app. A seguire una tabella tratta dalla documentazione di Google che ti aiuterà ad associare ogni sotto-permesso al relativo gruppo di permessi:
Per i permessi iOS puoi seguire le stesse indicazioni relative ai permessi Android. In aggiunta a quanto indicato sopra, Apple consente di richiedere i seguenti permessi:
Una volta generata la policy, ricorda di rispettare le linee guida della piattaforma (Google o Apple) e dell’autorità di protezione dei dati.
Google richiede:
Apple richiede specificamente:
Ricorda: se la tua app elabora i dati dell’utente offline, assicurati che la tua privacy policy sia disponibile ad essere visualizzata anche offline.
Per le app mobili i migliori metodi di integrazione proposti da iubenda sono il link diretto e l’inclusione diretta del testo. Indipendentemente dal metodo che scegli, ricorda che per legge devi optare per una posizione facilmente accessibile e visibile agli utenti.
Consulta la guida dedicata ai metodi di integrazione per maggiori informazioni su come integrare la privacy policy alla tua app.
Con i recenti aggiornamenti delle normative sulla protezione dei dati, in particolare il GDPR, se si trattano i dati dell’utente in base al consenso, si richiede di conservarne traccia. Leggendo queste righe puoi farti un’idea veloce di cosa comporta e in che modo la nostra Consent Solution può aiutarti. Per una spiegazione più dettagliata leggi la sezione dedicata all’archiviazione conforme del consenso nella nostra guida GDPR.
► La tua app è destinata ai bambini? Leggi questa guida per scoprire le condizioni speciali riservate al trattamento dei dati personali dei minori nelle principali legislazioni.
Per un ulteriore approfondimento sulle privacy policy per app Android e iOS, consulta le nostre guide: